Ma la politica italiana non si divida di fronte ai delitti contro l’umanità di Hamas

Se nella galleria degli orrori universali ancora mancava quello di bambini e persino neonati decapitati, ecco che Hamas ha provveduto ad aggiornare in fretta il mondo libero e incredulo a fronte di una simile carneficina.

I soldati israeliani anche questo -una quarantina di bimbi massacrati- hanno scoperto dopo aver ripreso possesso di un kibbutz barbaramente preso di mira nel Sud del Paese. A conferma che non siamo in presenza di una guerra fra due eserciti, entrambi in divisa, che si sparano tra loro perché si odiano, bensì a un colossale delitto contro l’umanità perpetrato da una parte sola e vile: terroristi di ispirazione islamica.

I quali pretendono di giustificare la loro violenza, dicendo di rappresentare una causa, quella palestinese, che in realtà essi stanno screditando come mai accaduto in passato. Di fronte alle stragi di innocenti, oggi è arduo immaginare perfino la storica ipotesi dei “due popoli, due Stati”.

Proprio per la terribile evidenza dei crimini, non c’è da discutere sulla posizione dell’Italia, che con Israele ha un solido rapporto d’intesa. Testimoniato dalla decisione della presidenza del Consiglio di illuminare Palazzo Chigi con la bandiera israeliana: a volte i simboli possono più delle parole. Confermato dalla visita della premier, Giorgia Meloni, alla Sinagoga di Roma. Suggellato col ruolo politico riconosciuto all’Italia dal vertice dei 5 principali Paesi occidentali, a cui ha Roma ha partecipato.

Eppure, la Camera è riuscita cavillosamente a dividersi su un documento che solo unitario poteva e doveva essere, visto che sul punto nessuno dubita: si sta con Israele, senza se e senza ma.

Con il giochino dell’“io voto una parte del tuo testo e tu voti una parte del mio”, alla fine e nella sostanza governo e opposizioni condividono il da farsi. Ma sostanza è anche la forma ed è stravagante che le forze politiche, in sintonia sui principi, non lo siano nell’accordarsi su un’unica risoluzione. Si va, così, in ordine sparso tra i partiti di opposizione su richieste da tutti accolte: dall’altolà ai fondi ad Hamas a un’azione diplomatica “per evitare l’escalation militare”. Dalle iniziative per liberare gli ostaggi al garantire “il diritto di Israele a esistere e a difendersi”. Stralciata e respinta la parte che condannava gli insediamenti dei coloni proposta dalle opposizioni.

Ma Hamas ha scatenato il terrorismo di guerra. E questo è inaccettabile e senza sfumature per tutta la politica italiana.

Pubblicato su L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi