La bufera e la scelta di Giorgia

Per una volta il privato è davvero politico, come si diceva al tempo del Sessantotto. Niente come l’implacabile, dignitosa e pubblica presa di posizione personale di Giorgia Meloni nei confronti dell’ormai ex compagno di vita, il giornalista Andrea Giambruno, attraverso un post che ha raccolto la solidarietà di tutti i partiti, forse rivela chi è la presidente del Consiglio. E perché il suo modo di fare politica, continui a ottenere il consenso, secondo i sondaggi, di una parte consistente di italiani. Non è solo il fatto di essere “di destra” in un Paese che da quasi 80 anni, dalla Dc in poi, non è mai stato “di sinistra” nella maggioranza della popolazione.

Convince, della Meloni che dà l’addio a Giambruno senza rancore e, anzi, ringraziandolo per averle donato la cosa più bella dell’esistenza, cioè la loro figlia Ginevra di 7 anni, il tono che suona autentico e che l’ha resa “popolare”. Almeno una parte di gente comune si rivede in chi dice quello che pensa e si comporta come quello che ha detto. Il contrario di chi nel Palazzo vive di ipocrisia e sotterfugi. Qualcosa di diverso anche dai “cerchi magici” mai all’altezza dei loro leader (quello della Meloni incluso).

“Giorgia”, invece, come la chiamano con confidenza i suoi elettori e con ironia gli oppositori, col suo “la mia relazione con Andrea Giambruno finisce qui” dopo le volgari parole e lo squallido comportamento del conduttore in redazione svelati da Striscia La Notizia coi fuori-onda, offre spunti di riflessione a donne e uomini. Specie a quanti, per un malinteso senso progressista, trovarono poco da ridire sul comportamento di Hillary Clinton. Che per una vicenda ben peggiore di questa (il tradimento del marito e presidente degli Stati Uniti con la divenuta celebre Monica Lewinsky), preferì sorvolare per evidente interesse politico: candidarsi alla Casa Bianca col potente sostegno di Bill, il marito bugiardo e perdonato.

Qui, davanti allo scandalo familiare che prometteva scintille, Giorgia Meloni ha reagito subito e all’opposto di Hillary, anteponendo i propri sentimenti feriti a ogni considerazione all’ombra del potere. Sembra la reazione dolente e intransigente di un’italiana qualunque, che non accetta l’affronto dell’uomo che più le è vicino: ecco che cosa ha colpito i cittadini.

Qui è tutto vero, non c’è telenovela. Non c’è Casa Bianca. C’è solo una donna da pane al pane cresciuta in periferia, e non nella complicità dei salotti romani, che agisce con pacata eleganza interiore.

La notizia ha fatto il giro del mondo. Ma è in Italia che quel gesto mostra un tratto di umanità popolare e verace così impolitico, così politico.

Pubblicato su L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi