Coronavirus, se Berlino diventa la capitale del mondo alla rovescia

C’è un mondo alla rovescia che ha trovato la sua capitale del surreale: Berlino, dove ieri ancora una volta migliaia di persone sono scese in piazza contro la legge anti-Covid all’esame del Parlamento tedesco. Prevede -come in tutto il resto dell’Europa- distanziamenti, restrizioni, chiusure e l’uso della mascherina. L’orrore per il popolo dei “No Mask”, come si definiscono i manifestanti, peraltro non solo in Germania, che arrivano a negare l’evidenza. L’evidenza che il Covid-19 esiste e purtroppo resiste in mezzo a noi come, al contrario dei contestatori aggressivi, testimoniano con dolorosa cognizione di causa i Vip in successione. Da Gerry Scotti a Iva Zanicchi, da Carlo Conti a Federica Pellegrini, a Valentino Rossi, Francesco Totti ormai non si conta la schiera di presentatori, artisti e sportivi che hanno vissuto il Coronavirus sulla loro pelle e che esortano tutti, ma specialmente i più giovani, ad agire con prudenza e previdenza. E meno male che volti famosi raccontano la propria odissea, a volte passata anche attraverso l’esperienza della terapia dell’ossigeno in ospedale per alcuni di loro. Altrimenti i moniti sempre più preoccupati dei virologi e degli scienziati, i bollettini quotidiani con le migliaia di nuovi casi e di morti (753 ieri) da Covid rischierebbero di sembrare che appartengano a un altro mondo, per chi è convinto dell’universale esagerazione e grida alla repressione. Perciò rifiutando quei comportamenti civici che sono, allo stato, l’unica forma di resistenza al virus. In attesa degli annunciati vaccini per tornare alla “nuova normalità” da tutti sognata.

Vip contro negazionisti, dunque, come se la realtà di quanto ciascuno di noi vive ogni giorno da mesi, avesse bisogno dello spettacolo per essere creduta. E che triste spettacolo, poi. Chi sorvola sulla verità dei fatti, prima ancora che sulla legge, oltre che far male a se stesso rischia di far male anche alla maggioranza rispettosa dei fatti e delle regole.

Ma, come tutti gli “ismi”, anche il variegato e strampalato pianeta del negazionismo con le sue anime pur differenti -libertaria, qualunquista o estremista: comunque alimentate dalla parte di cattiva informazione che corre sulla rete- alla fine diventa fondamentalismo. Non importa se contro la scienza, i governi o quel che non si vuol vedere, pur apparendo tragicamente sotto gli occhi. Arriva il sonno della ragione e della fede insieme, mentre i malati, celebri o ignoti ma tutti vicini al nostro cuore, ci implorano di avere fiducia. E di fare la cosa giusta.

Pubblicato su L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi